Polizza Collettiva Caso Morte
Cos'è l'assicurazione vita caso morte
L'assicurazione sulla vita caso morte è una delle polizze scelte da una quantità maggiore di assicurati. Si tratta semplicemente di un modo per proteggere i propri cari anche nel momento in cui la loro vita possa giungere a termine. L'obiettivo principale di tale contratto è quello di salvaguardare il patrimonio finanziario di una famiglia nel caso in cui venga a mancare una delle principali fonti di reddito della stessa, se non la principale. Nel caso in cui l'assicurato deceda, la polizza sulla vita caso morte fa in modo che il beneficiario possa ricevere un determinato indennizzo in denaro. L'elargizione di questo capitale può essere temporanea se viene aggiunta una clausola in base alla quale il pagamento debba essere pagato entro la fine della durata del contratto. Il premio dipende da una serie di fattori, tra i quali l'età del contraente, il capitale assicurato, lo stato di salute e il probabile vizio di fumare o meno del contraente, la lunghezza della copertura di un'eventuale polizza temporanea e le condizioni relative al frazionamento del premio assicurativo. Se il contraente è in ottima salute e di un'età giovane, il premio tende ad abbassarsi.
A chi conviene stipulare una polizza caso morte
L'assicurazione sulla vita caso morte conviene quando viene stipulata da un'assicurato dall'età compresa fra i 25 e i 40 anni, specialmente quando si tratta di una polizza di tipo temporaneo. In particolare, un contratto del genere può risultare molto vantaggioso se si è costretti a saldare un debito, che può corrispondere all'estinzione del mutuo del proprio appartamento. In pratica, si tratta di un grande aiuto economico per le generazioni future, ideale ad esempio per garantire le spese di mantenimento ai propri figli. La polizza caso morte può essere molto utile anche quando si ha intenzione di accumulare molti risparmi. In tali circostanze, è possibile coprire un capitale inferiore rispetto al solito. La convenienza diminuisce all'aumentare dell'età di stipula del contratto, con una necessità di copertura che viene progressivamente ridotta. In ogni caso, sarebbe preferibile accedere ad un'assicurazione sulla vita caso morte il prima possibile per poter usufruire fino in fondo dei suoi molteplici vantaggi, sia economici che pratici.
Durata assicurazione vita caso morte: temporanea o vita intera
L'assicurazione sulla vita caso morte è disponibile in due modalità di durata: la polizza temporanea e quella sulla vita intera. La polizza sulla vita caso morte temporanea viene stipulata per essere efficace solo per un determinato arco di tempo, oltre il quale il beneficiario o il contraente non deve ricevere alcun capitale. La compagnia assicurativa elargisce la cifra pattuita al momento della stipula del contratto soltanto se la persona assicurata muore nel periodo prestabilito. Se tutto ciò non accadesse, l'agenzia manterrebbe semplicemente i vari premi pagati e il contratto non avrebbe più alcuna validità. Si può scegliere di far durare l'assicurazione per dieci, venti o trent'anni, col pagamento di un premio annuale, semestre o trimestrale.
La polizza sulla vita temporanea può essere una buona scelta in caso di finanziamenti che potrebbero lasciare in una situazione di crisi la famiglia in cui morirebbe chi produce reddito.
La polizza caso morte vita intera prevede la sicurezza della ricezione del capitale assicurato nel momento del decesso del membro della famiglia capace di produrre reddito. Quando avviene la morte del familiare, la compagnia assicurativa può effettuare un versamento a premio unico, ossia in un'unica soluzione; a premio unico ricorrente, con vari premi pagati in maniera periodica; a premio costante o rivalutabile, cioè con la chance di pagare sempre la stessa cifra o di variarla in base all'inflazione. I beneficiari devono essere pagati in tutte le condizioni, così come stabilito da un contratto di assicurazione sulla vita caso morte che non prevede alcun genere di scadenza. L'assicurato sceglie gli eventuali beneficiari, che ricevono il capitale indipendentemente dalla suddivisione delle quote di eredità che spettano a ciascun erede.